Sciardac ha aperto i battenti nel 1922, quando Maria vendeva fascine, carbone e lardo. Erano altri tempi e quando capitava si vendevano anche i prodotti della terra, attrezzi per lavorarla e il sale per le conserve, insomma un vero e proprio bazar.
Con la parola bazar, di origine araba, si indicava comunemente questa tipologia di bottega, poi con il tempo e con l’inflessione del dialetto locale da bazar si è arrivati a Sciardac, tanto che è diventato il nome proprio dell’attività. Ad aiutare Maria c’erano i figli e in particolare Tobia che ha ampliato l’offerta con castagne e farina.
Nel dopoguerra Tobia è affiancato dalla moglie Caterina, insieme hanno avviato una piccola trasformazione introducendo pasta sfusa, legumi, olio, conserve preparate da Caterina e per esplicito desiderio di Tobia anche alcuni formaggi. Con il passare del tempo il bazar comincia a somigliare sempre più a una salumeria e agli inizi degli anni settanta Peppino, figlio di Tobia e Maria, inizia a affiancare i genitori e nonostante gli studi da ragioniere e l’invito dei genitori a prendere altra strada si appassiona al mondo di formaggi e salumi.
Il richiamo dell’intrigante mondo dell’enogastronomia è talmente grande che Peppino successivamente sceglierà di abbandonare il lavoro in banca per dedicarsi all’attività di famiglia. Mamma Maria seppur inizialmente contrariata non ha mai fatto mancare il proprio sostegno. Dunque Peppino ha trasformato la salumeria-bazar in una preziosa gastronomia dedicandosi personalmente all’ affinamento di formaggi.
Con l’arrivo di Rosa nella vita di Peppino il sostegno raddoppia, infatti, da sempre, insieme condividono il sogno di mirare in alto. Così passione, continua ricerca e grande spirito di osservazione sono stati gli strumenti che hanno consentito a Peppino di cambiare direzione, di poter approfondire le proprie conoscenze e dedicarsi alle richieste dei palati più esigenti. Intanto Rosa ha arricchito il banco di piatti pronti da portar via e di dolci della tradizione.
Nel 2000 con il rinnovo dei locali Peppino ha cominciato a dedicarsi anche alla panificazione e Rosa invece ai lievitati delle feste. Nel frattempo Tobia, il primogenito di Peppino e Rosa, è diventato grande e mentre studiava all’istituto alberghiero già affiancava la mamma nella preparazione dei dolci. Tobia subito dopo il diploma ha scelto di specializzarsi in pasticceria con un corso di formazione per professionisti all’Alma e ha girato l’Europa per approfondire le sue conoscenze con corsi e stage. Nel settembre del 2015 ha inaugurato la sua Bakery mediterranea al primo piano della palazzina che è ormai il quartier generale di Sciardac.
Tobia con grinta e passione ha scelto ti tuffarsi nel mondo della pasticceria e nella sua leziosa sala propone sia dolci della tradizione partenopea che dolci di ispirazione internazionale realizzati con tecniche moderne e innovative.